Un paio di scatti del'Illinois Institute of Technologies e dell'Art Institute di Chicago, poi il momento in cui abbiamo superato le 2000 miglia e il tramonto verso Cleveland.
Per la cronaca la lista delle cose da fare procede alla grande, visto che nella serata siamo stati fermati da un'auto della polizia in un inseguimento in autostrada (avevamo superato di qualche grado farheneit la velocità massima). Noi abbiamo fatto gli italiani e l'abbiamo aggiustata a taralluci & wine.
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martedì 25 agosto 2009
venerdì 21 agosto 2009
…Into the wild…
Lasciata la capitale politica del paese, con i suoi luoghi di corruzione morale e spirituale, volgiamo verso il centro del continente, cuore pulsante dell’ignoranza america…John Denver non se la prenda…
..la città cede il posto al verde, l’auto diplomatica al pick-up con attaccato dietro il trattore, i fast-food alla locanda dove pure il succo d’arancio ha uno strano retrogusto di pancetta… Oltre l’asfalto delle autostrade solo la nebbia…in West Virginia abitano Chuck il pittore solitario, il reverendo Lovejoy con moglie e prole al seguito e alcuni esemplari di cervo…altre forme di vita non sono pervenute…
…Country road take me home, to the place I belong…West Virginia…
mercoledì 19 agosto 2009
..on the road..

Strade che si lasciano guidare forte … si ma fino a 55 miglia orarie e non importa se sotto c'è un motore da motoscafo, non importa se ci sono 4 corsie, più una di emergenza a destra e un’altra a sinistra. Si capisce anche perché: gli americani non hanno familiarità con il cambio manuale, con le frecce, ma neanche con i retrovisori, guidano Harley enormi senza casco, attraversano col rosso gli incroci lanciati sulle bici da corsa e non si fanno mancare neanche i semafori in autostrada...in fondo ce l’hanno scritto anche sulle targhe…live free or die!
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